Nuove agevolazioni si delineano all’orizzonte per la green economy.
Con tre emendamenti al Decreto Crescita sono stati infatti introdotti due nuovi crediti di imposta finalizzati a incentivare il riutilizzo o il riciclo degli imballaggi e l’acquisto di prodotti da riuso, ed infine è stata modificata la disciplina delle agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo a nell’ambito dell’economia circolare.
Di seguito verranno illustate le caratteristiche delle tre misure.
GLI IMBALLAGGI
Per quanto attiene agli imballaggi, l’emendamento delinea la possibilità per le imprese venditrici di merci con imballaggi di riconoscere all’impresa acquirente un abbuono, a valere sul prezzo dei successivi acquisti, in misura pari al 25% del prezzo dell’imballaggio esposto in fattura.
L’abbuono è riconosciuto al momento della resa dell’imballaggio, che deve essere realizzata in tempi non superiori ad un mese dall’acquisto.
Il vantaggio riconosciuto all’impresa venditrice, che effettua la raccolta differenziata degli imballaggi per il successivo riciclo, si sostanza in un credito di imposta il cui importo è doppio a quello degli abbuoni riconosciuti all’impresa acquirente, anche nel caso in cui quest’ultima non li utilizzi.
Viene previsto un limite massimo annuale per l’importo del credito pari a 10.000€ per ciascun beneficiario, e sarà utilizzabile solo mediante compensazione in F24, a decorrere dal 1 gennaio del periodo di imposta successivo a quello in cui gli imballaggi sono stati riutilizzati o differenziati per il riciclo, e per i quali è stato riconosciuto l’abbuono all’impresa acquirente.
PRODOTTI DA RIUSO
Per i prodotti da riuso invece, il credito di imposta spetta alle imprese e ai lavoratori autonomi che acquistano:
- compost di qualità derivante dal trattamento della frazione organica differenziata dei rifiuti
- semilavorati o prodotti finiti derivanti almeno per il 75% della loro composizione dal riciclaggio di rifiuti o rottami ovvero dal riuso di semilavorati o di prodotti finiti
L‘importo del credito di imposta sarà pari al 25% del costo di acquisto dei prodotti da riciclo e riuso, fino ad un importo massimo di:
- 10.000 € per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 10 milioni di €, se i beni acquistati siano effettivamente utilizzati nell’esercizio dell’attività economica o professionale. Inoltre in questo caso il credito non sarà cumulabile con quello riconosciuto alle imprese nel caso di acquisto di prodotti realizzati con materiali provienienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nonchè per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio
- 5.000€ per ciascun benefeciario, nel limite complessivo massimo di 10 milioni di €, se i beni acquistati non siano destinati all’esercizio dell’attività economica o professionale. In questo caso, il contributo sarà anticipato dal venditore di beni come sconto sul prezzo di vendita e gli sarà rimborsato nella forma di credito di imposta di pari importo.
Il credito di imposta sarà valido per il solo anno 2020. Anche in questo caso potrà essere utilizzato solo in compensazione a partire dal 1 gennaio del periodo di imposta successivo a quello di riconoscimento.
Con successivo decreto del Ministero, saranno definiti i requisiti tecnici e le certificazioni nonchè i criteri e le modalità di applicazione.
ECONOMIA CIRCOLARE
In questo caso l’agevolazione delinata dall’emendamento prevede la concessione di finanziamenti agevolati e contributi diretti alla spesa finalizzati a sostenere progetti di ricerca e sviluppo che abbiano come obiettivo l’uso più efficiente e sostenibile delle risorse, e i cui costi ammissibili siano compresi tra 500 mila € e 2 milioni di €.
L’agevolazione consiste in un mix di strumenti delineato in questo modo:
- finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%.
- contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese
I beneficiari si identificano nelle imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizio all’industria e i centri di ricerca, sia in forma singola che aggregata tra loro o con organismi di ricerca.
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